Rea Dalmine, la comunità come valore aggiunto: Palazzo Visconti torna al pubblico
Quella dell'impianto di Rea Dalmine è una bellissima favola d’imprenditoria italiana, che vede tra le sue medaglie l'attesa riapertura al pubblico del settecentesco Palazzo Visconti di Brignano.
Anche conosciuto come Castello di Brignano, questo Sito è un edificio che nel suo complesso ha origine medievale e che sull'orlo del fallimento è stato rilevato dalla Rea Dalmine nel 2007. Ne è seguita nel 2012 una mirata attività di restauro di tutti i tetti e soprattutto di circa 10.000 mq di pareti affrescate presenti nelle sale interne.
Un incredibile patrimonio artistico ospitante opere realizzate, tra gli altri, anche dai fratelli Galliari di Treviglio, Palazzo Visconti è conosciuto anche come castello dell'Innominato perché si ipotizza che Manzoni si sia ispirato a Bernardino Visconti, nato il 16 settembre 1579 proprio a Brignano, per realizzare il suddetto personaggio nella sua opera più famosa I promessi sposi.[1]
Dopo venti anni di chiusura al pubblico, nelle giornate del 25 e 26 marzo del 2017 finalmente si è reso possibile per un enorme folla di visitatori la riscoperta delle bellissime Sale del Palazzo Nuovo, tra le quali sicuramente quella di Amore e Psiche, la Sala dei Fratelli Galliari e quella dell'Eroe Ferito[2], oltre che il locale del Teatrino e altre bellezze artistiche del sito.
Tutto questo grazie all'opera di FAI (Fondo Ambiente Italiano), che con le sue Giornate di Primavera ha organizzato la visita dei siti artistici più rappresentativi del luogo, attraverso il volontariato dei ragazzi della seconda e terza media di Brignano, del liceo Simone Weill di Treviglio, del Galilei di Caravaggio, del Mascheroni di Bergamo, oltre naturalmente molte altre persone che sono accorse a porgere il loro aiuto.
"Palazzo Visconti ha una potenzialità enorme. Può essere un volano importante per il turismo e tutto il territorio, l’abbiamo toccato con mano nelle giornate del Fai in primavera, quando in due giorni abbiamo avuto 3.600 visitatori per ammirare gli affreschi che da 20 anni erano chiusi al pubblico" ha enunciato il sindaco in occasione dell'evento.[3]
E' recente la notizia, poi, che la Rea Dalmine ha dato la disponibilità per una ulteriore giornata di apertura di alcune delle sale del Castello all’interno di un'iniziativa dal nome “Giornate dei Castelli, palazzi e borghi medievali 2018” che vedrà la sua inaugurazione il giorno 22 luglio 2018.
Penso di parlare a nome del Gruppo se dico che noi come Rea Dalmine siamo orgogliosi di aver contribuito a tutto questo, convinti che un legame col territorio sia indispensabile alle imprese che lo vivono e che non ci sia una manifestazione di connessione migliore di una rivalorizzazione dei tesori che proprio questo territorio ospita. Spero quindi che il Palazzo Visconti possa rappresentare un modello per una nuova visione di comunità, e che anzi si possa continuare su questa strada per favorire lo sviluppo della maggiore quantità di capitale umano e artistico possibile.
Marco Sperandio